La Montaña de Tindaya si trova a 6 km dalla costa occidentale dell’isola di Fuerteventura, nella piana d’Esquinzo (Llano de Esquinzo) attraverso la Barrenco de Esquinzo. Il monte Tindaya è un tipo di vulcano peleano, un’eruzione vulcanica fatta senza sporgenza di roccia di colore marrone-grigio chiaro con una particolare grano, trachite; la roccia è in marmo rosso da ossidi di ferro. Questa roccia è rimasta nuda a causa di processi di erosione intensi. La cupola ha una, l’asse maggiore ellittica base, orientato in direzione NE-SW, ha una lunghezza di circa 1200 metri e la lunghezza dell’asse minore di 750 metri. Tutte le facce hanno un profilo triangolare, con pendenza elevata e una superficie rugosa; la parte superiore della cupola è a quota 397 metri. La Montaña de Tindaya è un aspetto molto diverso da quello della maggior parte degli altri vulcani di Fuerteventura, che sono vulcani stromboliane. Questa unicità è probabilmente catturato l’immaginazione degli aborigeni Fuerteventura che ha fatto la montagna Tindaya una montagna sacra (Montaña sagrada de Tindaya). Essa ha infatti scoperto vicino alla cima della montagna molte incisioni rupestri a forma di piedi umani (petroglifi podomorfi): circa 290 stampe, quasi tutte sono orientate verso ovest - verso la cima del Teide su Tenerife - o sud-ovest - verso l’isola di Gran Canaria. Il Pico del Teide, con 3718 metri sopra il livello del mare, è stata considerata la sede del dio Guanci vulcano Guayote. Nelle giornate limpide il Teide è visibile dalla parte superiore della Montaña de Tindaya. Questi podomorphes stampe suggeriscono l’origine berbera aborigeni delle Canarie, come stampe simili sono anche nelle montagne dell’Atlante in Nord Africa. Oltre alle stampe è stato trovato sulla montagna di Tindaya, altri resti archeologici, come le case-grotte, una necropoli ed uno scarico di conchiglie. La parte superiore del Tindaya sembra essere stato un luogo di culto in cui potrebbe essersi verificato sacrifici umani. Nei secoli che seguirono la conquista dell’isola da parte degli europei del monte Tindaya rimasto circondato da un’aura speciale: è stato spesso menzionato nel folklore locale e la gente evitato salire, perché - credo -on - è stato sorvegliato da streghe. Per il suo valore geologico del Montaña de Tindaya è stata classificata come riserva naturale nel 1987. Nonostante questo stato di una cava di pietra è stato autorizzato nel 1991 per sfruttare la trachite rossa marmorizzata, che è una pietra molto decorativo; sfruttamento di pietra è cessato, ma ha lasciato una cicatrice sul lato della montagna. L’integrità della montagna è stata compromessa anche da un progetto controverso dall’artista basco Eduardo Chillida (1924-2002), che ha voluto creare, in cima alla montagna, una cavità cubica gigante, 50 metri di larghezza, con due pozzi verticali e un tunnel orizzontale per l’accesso e l’illuminazione della stanza, e per simboleggiare il rapporto della montagna con il cielo e il mare. Nonostante l’opposizione degli ambientalisti, il governo di Isole Baleari ordinato uno studio di fattibilità per 11,8 milioni di euro. Irregolarità e sospetti di corruzione - relativa al valore di mercato del trachite che verrebbe estratto - hanno portato «Case Tindaya » alla giustizia; il caso non è stato deciso. La montagna è stato classificato come monumento naturale e Punti di interesse geologico (Monumento Natural y Punto de Interés Geológico) nel 1994. Monte Tindaya è considerato il più emblematico monumento naturale dell’isola di Fuerteventura. A causa di questa protezione, e perché c’è stato il vandalismo sulle incisioni rupestri, è necessario ottenere l’autorizzazione del Consiglio Ambiente (Consejeria de Medio Ambiente), per scalare la Montaña de Tindaya. Salendo il vulcano è dal lato ovest e un dislivello di 250 metri; può essere fatto in 2 ore andata e ritorno. Lungo il percorso una guardia in grado di controllare l’autorizzazione e fornire indicazioni sulla via da seguire. La partenza è a destra della Madonna della Carità cappella; si passa un trasformatore poi segue una strada asfaltata; si deve poi girare a destra su una strada sterrata fiancheggiata da pareti non in pietra; salita piuttosto difficile inizia poi lungo una cresta pietrosa e colorato (marrone, rosso, nero, bianco). L’arrivo al premio superiore questi sforzi con una splendida vista sulla zona circostante, in particolare nord-ovest, sulla Montaña Prieta (208 m) al deserto d’oro e le curve. In una giornata limpida si può vedere la cima del Teide a Tenerife. |
A 2,5 km a sud di Tindaya è la Montaña Quemada (Montagna Bruciata). Ai piedi di questa montagna è stato costruito un monumento dedicato alla memoria del poeta, romanziere e filosofo spagnolo basco Miguel de Unamuno (Bilbao 1864 - Salamanca, 1936), perché questa montagna era uno dei suoi luoghi preferiti sulla isola. Il monumento è stato finanziato dal Capitolo di Fuerteventura e il comune di Puerto del Rosario; la statua di oltre 2 m di altezza è opera dello scultore canarino Juan Borges Lineres, condotta nel 1970. Unamuno era stato licenziato dall’università e fu costretto all’esilio a Fuerteventura, 1924-1930, dopo la sua dura critica contro il governo autoritario del generale Primo de Rivera. Si può visitare a Puerto del Rosario, la casa ha vissuto in questo periodo. Arriviamo al monumento a Unamuno prendendo la strada FV-10 in direzione di Puerto del Rosario e poi si dirama la strada FV-207 a Betancuria. Siamo in grado di proseguire a piedi fino alla cima di Montaña Quemada. |