Sóo è un villaggio agricolo nel nord-centro dell’isola di Lanzarote, nella parte settentrionale della pianura sabbiosa d’El Jable. I 600 abitanti vivono in case piuttosto sparse ai piedi della Caldera Trasera (293 m) e vivono di agricoltura secca, in particolare la coltivazione della cipolla, angurie e zucche. Il comune fa parte del comune di Teguise.
«Dal centro» dell’isola, lo Monumento al Campesino, si raggiunge Sóo con la strada LZ-20, quindi biforcandosi a destra sulla strada LZ-401 all’uscita del villaggio di Tiagua; la strada borda allora la pianura desertica d’El Jable fino a Sóo.
I secoli XVI e XVII il borgo di Sóo è principalmente abitato da schiavi mori; questa volta ci sono alcune case con le finestre chiuse, ma non da Windows con il legname rete nel modello di case arabe (tipi di moucharabieh).
El Jable è una vasta pianura di sabbia, di una superficie di 40 km², che si estende in mezzo all’isola di Lanzarote, che separa i massicci montagnosi del nord, lo Risco de Famara e lo Risco de las Nieves, montagne del sud, gli Montañas del Fuego. Il toponimo «jable» è una corruzione della parola francese «sable», che i conquistatori normanni di Lanzarote dato questa regione.
Questo deserto di sabbia è formato da dune mobili create dall’azione dei venti di nord-ovest, che si attestano sulle scogliere della Cordigliera di Famara e si spostano verso sud, provocando la sabbia della costa verso l’interno di isola. Nonostante l’aridità del suolo, agricoltori Lanzarote hanno sviluppato una agricoltura a secco (secano) con sabbia come evaporazione ritardante, nello stesso modo come terra vulcanica (picón) vengono utilizzati nell’arte della enarenado.
La regione d’El Jable è apprezzato dagli ornitologi poiché è il migliore posto sull’isola per osservare le specie del deserto di Lanzarote, così come l’otarda houbara (Chlamydotis undulata), l’occhione stridulo (Burhinus oedicnemus) o il corrione biondo (Cursorius cursor).