Colonia de Sant Pere si trova sulla costa orientale della Baia di Alcúdia (Badia d’Alcúdia) accanto ad altre "città nuove" stabiliti sulla baia nel 1960 : la Urbanització Betlem, la Urbanització Montferrutx e la Urbanització s’Estanyol.
Colonia de Sant Pere si trova nella parte occidentale del comune di Artà, il villaggio occupa un’banda larga costiera, distinta delle pianure di Capdepera e di Artà con l’estremità del nord della Serra de Llevant. Le pendici dei monti, fino ai torrenti sono ricoperte da vigneti e mandorleti.
Sopra il paese - dalla Ermita de Betlem - sentieri portano alle cime della Talaia Freda, della Talaia Moreia e del Puig de sa Tudossa, che dominano il Cap de Ferrutx.
L’eremo di Betlem che sovrasta il paese di Colonia de Sant Pere dalle alture del Massiccio de Artà (Massís d’Arta). Dal momento che la città di Artà si accede da via Ma-3333, dopo 9 km, lasciando sulla destra la strada per il Parco Naturale del Levante e prestiti a sinistra un tracciato di 4 km che monta all’eremo. È inoltre possibile accedere l’eremo di Urbanització Betlem, la strada principale, e al bivio, girando a sinistra verso la chiesa ha osservato che questo 5 km a piedi, che ha un’altezza di 250 m, è un po ’difficile. L’ingresso alla cappella è attraverso un ampio viale di cipressi 150 metri.
La Ermita de Betlem si trova sulla base della vecchia moresco casa colonica Binialgorfa. L’eremo fu fondato nel 1805 da membri delle comunità eremitica di Sant Honorat de Randa e della Santissima Trinitat di Valldemossa. Questa comunità si stabilì in questo luogo grazie a una donazione di Jaume Morei, proprietario della possessió de Ferrutx, un piccolo appezzamento di terreno che contiene le rovine di una vecchia torre di difesa e un frantoio. Il sostegno finanziario è stato fornito da altri benefattori come il cardinale Antoni Despuig.
La cappella dell’eremo fu inaugurata il 10 maggio 1818. L’eremo fu abitato da eremiti in tutto il XIX e XX secolo, ma è disabitata dal 2010 a causa dell’età dei monaci. Tutti 1 maggio pellegrinaggio va all’eremo.
La cappella è opera di Joan Rosselló. Si tratta di un modesto edificio, sulla facciata principale è una meridiana, una piccola finestra e un rosone. All’interno della navata centrale, la cupola è decorata con un affresco della Incoronazione della Vergine, opera di Francesc Parietti, la pala e le sette dipinti raffiguranti la vita di Cristo, sono opera del fratello Manuel Bayeu che era un amico del pittore Francisco de Goya. Questi dipinti sono stati dati alla cappella del cardinale Despuig, venivano dal convento dei Cappuccini di Palma di Maiorca.
L’effigie del “Cristo in agonia„ (Crist en Agonia) è oggetto di grande venerazione da parte del popolo di Artà.
Alla parte posteriore dei giardini dell’eremo, diversi sentieri conducono ad una vista interessante sulla baia di Alcúdia.
Il sito archeologico di Sa Canova de Morell appartiene, come il sito di Ses Païsses, ai tempi della cultura talaiotica, sua attività copre circa gli anni 1300-1000 aC. Il sito si trova nella foresta di Sa Canova d’Artà dietro la spiaggia e le dune S’Arenal de sa Canova.
Il dolmen di S’Aigua Dolça si trova nella zona di Es Canons tra Colonia de Sant Pere e la Urbanització Betlem. Questo dolmen è un monumento funerario, costruito intorno al 2000 aC come necropoli collettivi e il suo uso è durato fino a circa il 1650 aC.
Da uno stretto corridoio è stato raggiunto in una camera sepolcrale approssimativamente rettangolare, dove sono stati depositati resti umani, insieme a ceramiche, utensili in pietra e oggetti di rame o di bronzo, come coltelli o pugnali. Il corridoio e la camera erano circondati da un cerchio di lastre di arenaria disposti verticalmente. Questo set è stato coperto da un tumulo di terra e pietre. L’aspetto originale era quella di una collina con accesso ad una piccola camera sepolcrale, che ricorda una grotta.
Tra le curiosità di Colonia de Sant Pere, si nota laghetti di pesca costruite su affioramenti rocciosi vicino alla spiaggia. Questi serbatoi sono stati costruiti nel ventesimo secolo e sono stati usati per mantenere i pesci vivi, sia per la vendita che per esche e per questo motivo, sono in parte costruiti nelle vasche marine hanno un muro circolare di pietra calcarea giunti con malta e una cupola circolare ricoperta di malta. La porta è realizzata in lastre “marés„, l’arenaria di Maiorca, e interne - che è molto piccolo - si può vedere una vasca rettangolare in cui sono stati tenuti i pesci per qualche tempo.