Menu di questo sito

L'isola di Kos in Mare Egeo - nell'impero romano

Pagina pubblicata
Rubriche[Fotografie] [Presentazione] [Posizione] [Visite] [Cultura] [Informazioni pratiche] [Altri temi]

[Argomento precedente] [Grecia] [Argomento ascendente] [Argomento seguente] [Via Gallica]

PresentazionePresentazione

Bene più tardi che la Grecia continentale, che era diventato una provincia romana fin da 146 prima di J. - C., sono in 82 prima di J. - C. che Cos passò sotto la sovranità Romani; secondo l’esempio dell’isola vicina di Rodi, Cos mostrò un atteggiamento amichevole verso i Romani.

Cos - che era nominato Coos o colli - faceva parte della provincia della Asia minore dell’impero romano, ma si vive accordare un’autonomia relativa ed un’esenzione fiscale. In 32 prima di J. - C., l’imperatore Tibère accordò il diritto d’asilo allo Asclépiéion di Cos.

Tuttavia, dopo la battaglia navale di Actium, alcuni privilegi dell’isola gli furono ritirati quando il vincitore della battaglia, ottava, diventò imperatore sotto il nome di Augusto (29 prima di J. - C. - 14 dopo J. - C.); Cos si era sistemato nel campo di Marc-Antoine e di Cléopâtre, della dinastia delle Ptolémées, opposto ad ottava. La fine di questi privilegi iniziò un declino della prosperità dell’isola, declino che fu peggiorato da un importante terremoto in 27 prima di J. - C.

L’isola trovò in parte i suoi privilegi dopo l’anno 52 dopo J. - C., sotto il regno dell’imperatore Claude, a causa della reputazione dello Asclépiéion. Infatti, una figura pubblica importante del 1 secolo dopo J. - C., fu il medico originario di Cos, Gaius Stertinius Xenophon, che era diventato un cortigiano ed il medico personale dell’imperatore Claude a Roma - che, forse, contribuì ad avvelenare all’istigazione di Agrippine…

Al 1 secolo dopo J. - C., Pline il vecchio (23 - 79 dopo J. - C.) cita Cos, che definisce “Nimphea„, come grande porto di navigazione (storia naturale 15:18).

Quanto al nuovo testamento, l’isola di Cos vi è citata soltanto una sola volta, quando Paolo di Tarso tornava a Gerusalemme, al termine suo di terzo ed ultimo viaggio d’evangelizzazione; Paul si imbarcò a miglio, in Asia minore, a destinazione di Cos, e, di là, a Rodi. Secondo i Atti degli apostoli (2:11), Paul passò una notte a Cos: “Quando ci separammo di loro e mettemmo la vela, arrivammo con una strada diretta a Cos, ed il giorno dopo a Rodi, quindi, di là, a Patara„. La leggenda locale dice che il Paul santo futuro fece conversioni sull’isola e vi fondò il movimento cristiano durante questo molto breve soggiorno; tuttavia non c’è nessun’indicazione che Paul abbia messo il pied-a-terre durante questo scalo.

Nonostante l’instabilità politica generalizzata, Cos conobbe un grande sviluppo nel corso di questo periodo. Al IIe secolo dopo J. - C., dopo un terremoto ennesimo distruttivo (in 142 dopo J. - C.), ci fu un restauro generalizzato della città, con la costruzione di vie lastricate centrali (decumanus maximus, cardo) e la costruzione di importanti monumenti pubblici e di tempi, ma anche dei bagni caldi e delle toelette pubbliche. Il santuario di Aphrodite ed il tempio di Ercole nella zona portuale, il Agora della città, furono in gran parte rinnovati, l’altare di Dionysos, costruito secondo i prototipi di Pergame, ed il tempio dorico vicino della città di Cos, il secondo tempio dello Asclépiéion, ricostruisce. Questa ricostruzione diede alla città un carattere definitivamente romano. Cos come tutto l’impero romano, fu obbligazione al culto potente degli imperatori, e stabilì tempi nel loro onore per offrire loro sacrifici come a dei.

D’altra parte, la ricchezza privata è attestata dalle case facoltose costruite lungo il decumanus (archiviò Romana le cui rovine restaurate sono visibili nella zona archeologica dell’ovest), che erano decorate con suolo di marmo e di mosaici, pitture murali, come pure numerose statue, di cui molte possono essere viste al museo archeologico della città.

Al IIIe secolo dopo J. - C., durante il regno di Diocleziano (284-305), l’isola di Cos fu incorporata al regno di decomposizione.

Nel corso del Ve e vita secoli della nostra era, la costruzione di un certo numero di basiliche paléochrétiennes testimonia la ricchezza economica ed artistica continua dell’isola.

Altri argomentiAltri argomenti

Filiazione dell’argomento
Argomenti più dettagliate
Argomenti vicini
L'isola di Kos in Mare Egeo - nell'antichità greca
L'isola di Kos in Mare Egeo - nell'impero romano
L'isola di Kos in Mare Egeo - nell'impero bizantino
L'isola di Kos in Mare Egeo - ai tempi dei cavalieri
L'isola di Kos in Mare Egeo - sotto il giogo otomano
L'isola di Kos in Mare Egeo - sotto la sovranità italiana
L'isola di Kos in Mare Egeo - all'epoca moderno
Argomenti più ampi
Grecia
L'isola di Kos - carta interattiva
La città di Kos o Cos, Kos
Il sito di Kos Asclepion, Kos
La città di Asfendiou, Kos
La città di Pyli, Kos
La città di Antimahia o Antimachia, Kos
La città di Kardamena, Kos
La città di Kéfalos, Kos
L'isola di Kos in Mare Egeo - la storia dell'isola
[Argomento precedente] [Argomento ascendente] [Argomento seguente] [Pagina d’inizio] [Grecia] [Via Gallica]
Ricercare su questo Sito
Cercare sulla Tela
Raccomandare questa pagina
Raccomandare questo sito
Traduci questa pagina
AlbanieAllemagneAngleterreArméniePays basqueBiélorussieBulgarieCatalogneCroatieDanemarkEspagneEstonieFinlandeFranceGalicePays de GallesGéorgieGrèceHongrieIrlandeIslandeItalieEmpire romainLettonieLithuanieMacédoineMalteNorvègePays-BasPolognePortugalRoumanieRussieSerbieSlovaquieSlovénieSuèdeTchéquieUkraïne
Se avete raggiunto questo quadro direttamente, clicca su questo legame per rivelare i menu.