| L'isola di Kos, o Cos, in Mare Egeo | |
| |
| Generalità | L’isola di Kos, o di Cos, è un’isola dei Mare Egeo che fa parte dell’arcipelago del Dodecanese; con la sua superficie (290 km ²), è la terza isola dell’arcipelago dopo Rodi e Karpathos. L’isola di Kos conta quasi 30000 abitanti residenti: è la seconda isola più popolata del Dodecanese dopo Rodi. Ma Cos accoglie, durante la stagione estiva, da 600000 a 700000 turisti, di cui molti britannici (circa 220000). I principali centri turistici dell’isola sono la città di Kos ed il suo sobborgo (Lambi, Psalidi), Kardamena e Kamari, ma degli hotel ed appartamenti sono nato dietro la maggior parte delle spiagge, quelle situate lungo la costa del nord (Tigkaki, Marmari, Mastihari) più essendo isolato dell’agitazione e del pigia-pigia delle grandi stazioni. La capitale di Kos - ed il suo porto principale - si nomina anche Kos; è situata all’estremità orientale dell’isola e concentra la maggioranza della popolazione (18000 abitanti). Le principali località dell’isola di Kos sono: Kardamena, Kéfalos, Tigkaki, Andimahia (aeroporto), Mastihari, Marmari et Pyli. Le più piccole sono Zia, Zipari, Platani, Lagoudi ed Asfendiou. Kos è famoso per essere l’isola indigena di Hippocrates, “il padre della medicina„. |
|
|
| L’isola di Kos si trova al centro del Dodecanese, a 119 km al nord-ovest della città di Rodi, ed a 370 km del Pireo, il porto di Atene. In compenso, Cos è soltanto ad una breve distanza (4 km) delle penisole di Bodrum (in Turco Bodrum Yarimadasi), ed a 23 km del porto di Bodrum, l’oggetto d’antiquariato Halicarnasse, in Asia minore (oggi in Turchia). Le penisole di Datça, l’oggetto d’antiquariato Cnide (Knidos), anche in Anatolia, sono situati a 15 km al sud. Kos chiude così il golfo di Keramos, o Kerme, (in greco Κεραμεικός κόλπος, in Turco Gökova Körfezi) allegato tra queste due quasi isole. Le isole vicine di Kos sono Psérimos, a 4 km al nord, Kalymnos a 12 km al nord, Nisyros a 12 km al sud ed Astypalaia (Stampalia) circa a 43 km all’ovest. |
|
|
| L’isola di Kos propone attrazioni molto contrastate, da molte zone archeologiche di varie epoche fino ad una vita notturna molto animata, passando per villaggi molto autentici nel centro dell’isola, e di spiagge splendide, fra le più belle di Grecia.le zone archeologiche greco-romane sono soprattutto la località dello Asclépiéion, il santuario di Asclépios, dio greco della cura, e la città vecchia di Cos, con il suo odéon, la sua palestra, le sue terme, il sua agora ecc.; la principale zona archeologica bizantina è la basilica di Agios Stefanos, a Kamari, vicino a Kéfalos; le vestigia della fine del medioevo e dell’inizio del Rinascimento sono costruzioni militari di difesa costruite dai cavalieri di San Giovanni, a Kos (castello di Neratzia), a Paléo Pyli, a Andimahia ed a Kéfalos; L’occupazione ottomana ha lasciato alcune moschee con il loro minareto, di cui alcuno è ancora in servizio, in particolare a Platani; L’annessione italiana tra la prima metà del xxo secolo ha lasciato una bella architettura urbana.
La strada principale dell’isola che conduce di Cos, la capitale, all’est, fino a Kéfalos all’ovest estremo, permette di scoprire bei villaggi e località naturali: Tuttavia si possono trovare altre spiagge non lontano dalla città di Kos, così pieno zeppe che quelle del sud: al Sud-Est, la stazione balneare di Psalidi - dove si trova anche una piccola palude - e, al nord-est, quella di Lambi; un po’più lontano la spiaggia pittoresca di Empros, riscaldata da una fonte termale. Le spiagge, orlate di dune, della costa del nord - Tigkaki, Marmari e Mastihari - sono un po’più calme. Quanto ai principi della notte, alla ricerca di una vita notturna che vibra, troveranno soddisfazione a Kos stessa e, per i meno esigenti o i più anglofili, a Kardamena, con bar dove l’alcool cola a fiotti, ristoranti e discoteche rumorose. |
|
|
| | Geografia | L’isola di Kos ha una superficie di 290 km ², e si tende su una lunghezza di 42 km, per una larghezza che varia da 2 ad 11 km soltanto. La forma di Kos la fa tradizionalmente comparare ad un delfino il cui occhio sarebbe la città di Kos, e la pinna caudale, le penisole di Kéfalos. L’isola raggiunge il suo culmine al monte Dikéos a 843 m d’altitudine, nella parte montagnosa del Sud-Est dell’isola, coperta di foreste di pini e di cipresso; il centro dell’isola è occupato da un piatto abbastanza arido, mentre al nord della montagna e di questo piatto si estende una pianura agricola verde e fertile. All’ovest, le penisole di Kéfalos culminano al monte Latra a 426 m d’altitudine, al sud delle penisole; questi penisole sono separate del resto dell’isola da un istmo che ha soltanto 1,6 km nella sua debole larghezza. L’isola di Kos è in parte vulcanica ed è considerata come leggermente attiva, a causa delle tre fonti termali d’origine vulcanica che si trovano: a Empros, a Agios Fokas ed aSanta-Irene (Agia Irini) (Piso Thermi), essendo l’ultimo difficilmente accessibile. Kos faceva parte di una stessa montagna con le isole vicine di Kalymnos, Nissiros e le altre isole circostanti; a seguito di terremoti e di cedimenti del terreno, quest’isole sono ora separate da un canale di 70 m di profondità. Il litorale di Kos, di 112 km di lunghezza, è relativamente lineare, senza rientranze importanti ma piuttosto belle impugnature sabbiose, che fanno il successo dell’isola presso i turisti. |
| Personaggi | Oltre al Hippocrates inevitabile, l’isola di Kos ha visto nascere, o ha accolto, altre celebrità: il poeta bucolico Teocrito, indigeno di Sicilia (319-250 prima di J. - C.); il grande pittore chiama di Cos, del IVe secolo prima di J. - C., contemporaneo di Alessandro il grande, di cui fu il solo autorizzato a fare il ritratto; Philétas di Cos, inventore dell’alessandrino e precettore di Ptolémée II Philadelphe, re dell’Egitto. |
| Economia | L’economia dell’isola di Kos era tradizionalmente girata verso l’agricoltura: oltre a cereali (mais e grano), l’isola prodotto delle mandorle, dei fichi, delle olive, dei pomodori e della lattuga - un altro nome del Romano è “lattuga di Cos„. La vite è anche coltivata, come pure un po’di agrumi. Il turismo ormai è diventato l’attività principale che usa la maggioranza degli abitanti dell’isola. |
|
|
| Generalità | I trasporti aerei | L’aeroporto “Hippocratis„ di Kos si trova a 25 km al sud-ovest della città di Kos, vicino alla città di Andimahia. Un autobus pubblico collega l’aeroporto ai centri per un po’più di 5 €; per lo stesso tragitto il taxi costa circa 20 €. Oltre ai numerosi furti privilegi, Kos è collegato da voli di linea di Aegean Airlines e di Olympic Airways con Atene (da 2 a 3 furti al giorno) e Rodi (da 2 a 3 furti Olympic Airways alla settimana). Telefono dell’aeroporto: 00 30 22420 51229 | I trasporti marittimi | Kos è una delle isole meglio servite del Dodecanese da molte società: ANEK Lines (www.anek.gr), Blue star (www.bluestarferries.com), Hellenic Seaways (www.hellenicseaways.gr) et cetera. Il porto di Kos è uno scalo di traversate marittime tra Rodi ed il Pireo, il porto di Atene. Molti itinerari diversi con scali a Kalimnos, Leros, Patmos, Lipsi, Amorgos, Naxos, Paros, Santorin o Syros. L’incrocio duro di 10 ore alle 13. Kos è anche servito da Salonicco una volta alla settimana. Al passaggio, la traversata marittima serve Lesbos, Chios, Samos e Kalimnos. Collegamento con Rodi con scalo a Symi. Durata dell’incrocio: da 4 alle 7. Catamarani o idroscivolanti per Rodi, Symi, Kalimnos, Patmos e Samos. | I trasporti stradali | Ci si può rendere in autobus quasi ovunque sull’isola di Kos; linee ed orari della società KTEL su ktelbus.com. L’autostazione si trova Odos Vasileos Georgiou, a 100 m all’ovest dell’agenzia di Olympic Airways (vedere piano della città di Kos). Gli autobus urbani della società DEAS coprono l’agglomerazione di Kos-ville, compreso Asclépiéion (linea 3), Platani ed Agios Fokas (linea 1). La maggioranza degli autobus DEAS parte dalla fermata centrale degli autobus, al sud del porto. | I dintorni di Kos-ville possono essere visitati a due ruote (numerosi affitti di scooter e di biciclette scalciano Kanari, al nord del porto). Le piccole strade della costa del nord, abbastanza piatte, sono così accessibili a bicicletta. |
|
|
| |
|