Le minacce più pericolose e più difficili da rifiutare che viene dalla terra, le fortificazioni presentano del lato del nord uno spessore ed un’elaborazione più importante:
il muro del lato del nord è due a tre volte più spessa che altrove: la parete principale del lato della terra è spessa di quattro a sei metri e, ad alcuni posti, l’altezza delle pareti raggiunge 25 metri;
la parete è protetta da una serie di prima-pareti di sostegno oblique, per la difesa contro le palle di cannone, particolarmente contro attacchi possibili ottomani;
La porta del nord, la porta di Buže (“il foro„), è situata sulla parte del nord delle fortificazioni terrestri. Questa porta è molto recente comparata con le altre porte, poiché questa quinta porta fu bucata soltanto all’inizio del xxo secolo, nel 1908, dalle autorità austriache, per agevolare l’accesso alla città.
La fortezza enorme Minčeta (XIVe-XVe secolo), incrustée nei rifugi, è situata al nord estremo della vecchia città. È storicamente il punto centrale di protezione della città tra le due porte, pila e Ploče. Con la sua altezza - è più alto di tutte le fortificazioni - ed il suo volume impressionante, con le sue lacune ed i suoi mâchicoulis, la fortezza Minceta predomina la parte alta del Nord-ovest della città ed i rifugi.
Il nome della fortezza Minčeta viene dal nome della famiglia Menčetić, che possedeva il terreno dove il giro d’origine è stato costruito.
La sua bellezza architetturale la sistema fra le più belle fortificazioni del mondo intero.
Un primo giro, più piccolo, quadrangulaire, fu inizialmente costruito in 1319 da un produttore ragusain, Nićifor Ranjina. Il surélévation di questo primo giro e l’aggiunta del giro rotondo monumentale furono cominciati in 1455, dopo che la Bosnia è stata invasa dai Turchi, dall’architetto famoso florentin dell’Renaissance Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi.
Attorno molto al quadrangulaire precedente, Michelozzo ha costruito un nuovo giro rotondo adeguato alla nuova tecnica di guerra e la ha collegata al nuovo sistema di pareti di scarpata basse. Le pareti del nuovo giro erano spesse di 6 m ed avevano una serie di lacune protette. La costruzione della fortezza fu finalmente completata in 1464 dall’architetto e sculpteur croato della Renaissance Giorgio da Sebenico (Juraj Matejev Dalmatinac, detto “Giorgio Dalmate„) di Zadar: ha concepito e costruito l’alto giro rotondo stretto, mentre i rifugi sono un’aggiunta posteriore.
È del terrazzo del suo giro che si alla vista più interessante sulla città chiusa, con, al primo piano, la parte barocca e le sue vie in damier ricostruite dopo 1667, con l’Adriatico in tessuto di fondo.
Alcuni festival hanno luogo in estate in questa fortezza medioevale dal punto di vista imprenable.
Dopo il hospice, sulla sinistra, si può ammirare il massimo che sbarra l’entroterra a 3 km al nord della vecchia città di Dubrovnik: sono le altezze del supporto Santo Sergio (Srđ).
Il vertice del supporto Santo Sergio (419 m) è coronato di una fortezza napoléonienne costruita, a questo posto strategico, dai francesi del Maresciallo Marmont, tra 1806 e 1810; questa fortezza fu chiamata molto imperiale (Tvrđava Imperijal) nell’onore dell’imperatore Napoleone I.
Durante la sede del 1991, Dubrovnik è stato bombardato dai socialo-comunisti serbi soprattutto dalla cima del supporto Santo Sergio. I luoghi portano ancora la traccia dei combattimenti.
Il monte Santo Sergio offre tuttavia un panorama eccezionale sulla città ed i suoi rifugi, con ampio alla isola di Lokrum. Con bello tempo, si scorge l’arcipelago delle isole Élaphites e l’isola di Mljet.
Al nord del supporto Santo Sergio, una striscia di terra stretta croata separa Dubrovnik contrafforti dell’Erzegovina, a 5 km.
La teleferica che conduceva al supporto Santo Sergio è stata distrutta durante la guerra d’indipendenza. Dovrebbe essere stato rimesso in servizio all’estate 2010.
L’accesso al supporto Santo Sergio è possibile a piedi con un cammino inghiaiato che monta zigzagando dalla strada nazionale, offrendo molto bei punti di vista sulla città chiusa e Dubrovnik.