Trsteno (pronunciare “teursténo„) è un vecchio villaggio di marinai e di ufficiali di marina, come ne testimoniano le vernici votives nella chiesa parrocchiale santo-Vitale.
Il nome di Trsteno proviene dal croato trstika che significa canna: la canna spinge nella regione a causa dell’abbondanza l’acqua. Trsteno si nomina del resto Cannosa in italiano.
Lo arboretum di Trsteno è stato creato al XVe secolo da una famiglia patrizia di Ragusa, Gučetić (Gozze in italiano), attorno alla sua casa di campagna; Gučetić chiedeva ai capitani di nave di riportare loro dei loro viaggi delle sementi e delle piante.
Il parco, di una superficie di 25 ha, conserva più di 300 specie vegetali.
La residenza d’estate di Ivan Marinov Gučetić, con una volta ed un parco, è stata costruita in uno stile gotico Renaissance verso la fine del XVe secolo (1494-1502); è stata ricostruita dopo il sisma in 1667.
Lo arboretum occupa un posto speciale fra i parchi vecchi di Ragusa, di Dalmazia e del Mediterraneo a causa dei suoi cinque secoli di sviluppo continuo, dalla Renaissance gotico, Renaissance barocca, e forme romantiche fino ai nostri giorni. Comprende un parco della Renaissance gotico che circonda la residenza d’estate del XVe secolo, che è un monumento dell’architettura di giardino, ed il parco néoromantique del xixo secolo, Drvarica.
Questo bello parco evoca a meraviglia l’arte di vivere e fare il giardinaggio all’Renaissance. La residenza d’estate del Gučetić diventò molto rapidamente uno dei centri culturali humanistes di Ragusa, ed ha numerato di poeti ragusains vi scrissero le loro poesie, tale la poétesse Cvijeta Zuzorić.
L’orgoglio dello arboretum è i due platanes d’oriente situati in un piccolo square dinanzi allo arboretum. Sono vecchi de plus di 400 anni e sarebbero esemplari unici della loro specie botanica (Platanus orientalis) in Europa dove è stata sostituita dall’platane comune (Platanus occidentalis). Questi vecchi alberi hanno tutti due 60 m d’altezza ed i loro tronchi hanno 5 m di diametro. Questi due platanes enormi segnalano l’entrata dello arboretum.
Lo arboretum ospita molte specie vegetali esotiche o rare (platanes giganti, palme, eucalyptus, camphriers). Vi avere un colloquio anche un ampio campione della flora mediterranea.
Il parco è costituito da una successione di vie delimitate di colonne in pietra, che conduce a piccoli porti ai temi variati, come quello della fontana di Neptune.
In 1736, una vecchia fontana Renaissance è stata trasformata in una fontana barocca che rappresenta Neptune, il dio del mare e delle acque, e le ninfe, con il sua grotte, le sue statue e la sua acqua che scorre.
La data esatta dell’inizio dello arboretum è sconosciuta, ma esisteva già in 1492, quando un acquedotto di 70 m di lunghezza, di cui 15 m nella sua parte aerea a quattro arcate, fu costruito per irrigare lo arboretum; quest’acquedotto, che evoca la presenza romana, è sempre in funzione.
Il parco si completa con un terrazzo piacevole che predomina il mare.
Lo arboretum di Trsteno è stato nazionalizzato nel 1948, quindi è diventato la proprietà dell’accademia croata delle scienze e delle arti due anni più tardi.
Nel 1962, lo arboretum è stato iscritto nell’elenco dell’elenco dei monumenti naturali protetti come monumento dell’architettura paesaggistica. La superficie protetta copre circa 255.000 m².
Ha subito importanti danni durante la guerra iugoslava quando, il 2 ottobre 1991, l’esercito popolare iugoslavo ha lanciato una serie di attacchi marittimi ed aerei che incendiarono lo arboretum, che distrugge una grande parte di quest’ultimo, e che causa danni parziali alla residenza d’estate ed alla parte più vecchia dello arboretum. Lo arboretum seriamente è stato anche danneggiato nel 2000 da un incendio di foresta per un periodo di siccità, durante il quale quasi 120.000 m² sono stati devastati dal fuoco.
Il Porto
Sorgendo dal parco, in prendere a destra e scendere i mercati in mezzo alle, orti e frutteti piantati di agrumi, di kiwi e di lauri, fino al porto minuscolo situato sotto lo arboretum.
Il maresciallo Marmont sarebbe restato nel castello del XVe secolo sotto il villaggio. La leggenda vuole che Titien ed il lord Byron anche vi abbia trovato rifugio.