La porta di Ploče (Vrata od Ploča) | Situata all’estremità del nord-est di cité, all’est del monastero dei domenicani, la porta di Ploče è la seconda grande porta di Dubrovnik. La porta di Ploče è a volte chiamata porta San Luca a causa della sua prossimità con la chiesa San Luca. La porta di Ploče si compone di due porte interne, più vecchie, di stile roman, e di una grande porta esterna che data dell’occupazione austriaca. La più piccola delle due porte interne è superata della testa di Biagio santo. | _small.jpg) _small.jpg) | _small.jpg) _small.jpg) | La porta esterna di Ploče è stata concepita e costruita in 1628 dall’architetto Mihajlo Hranjac. La porta di Ploče è protetta dalla fortezza indipendente dal Ravelin, che è collegato da un pont-levis in legno ed un ponte in pietra a due arcate enjambant un canale di protezione. Questi due ponti d’accesso alla fortezza del Ravelin sono stati costruiti al XVe secolo da Paskoje Miličević. Miličević ha anche concepito i ponti della porta di pila, cosa che spiega le rassomiglianze tra i ponti della porta di Ploče. Sopra il ponte, come alla porta di pila, si trova la statua di Biagio santo, il proprietario santo di Dubrovnik. I ponti, in legno o in pietra, datano del XVe secolo e sono simili a quelli della porta di pila. Un tempo della repubblica di Ragusa, questa porta rivestiva un’importanza particolare poiché apriva verso l’est, verso la strada di Ploče, da cui arrivavano tutti i caravan in provenienza da oriente. Come alla porta di pila, i cambi della guardia repubblicana sono garantiti in costume d’epoca durante l’estate. Dipende dalla guardia: a 10:00 e 12:00, e 20:00 e 22:00 | _small.jpg) _small.jpg) | Forte Asimon (tvrđava Asimon) | La porta interna di Ploče è superata dal forte Asimon (del latino “Arx inter Moenia„, fortezza tra le pareti), o forte di Ploče (Tvrđava od Ploča), ancora chiamato attrezzo ad una certa epoca.La cima forte Asimon, di forma triangolare, è stata costruita al XIVe secolo, quando il convento domenicano fu incluso nelle pareti della città. Fu rafforzato in 1452, e l’interno riempito tramite pietre e di calce. | Ravelin (tvrđava Revelin) | Ravelin (Revelin) è una grande fortezza, di forma quadrangulaire asimmetrica, costruita fuori delle pareti, nella parte è della città, all’estremità sudorientale del porto, di fronte alla porta di Ploče; è una costruzione monumentale ed impressionante, con uno da parte sua che scendono verso il mare, e protetta da canali profondi sugli altri lati. Un ponte che attraversa il canale protettivo lo collega alla porta di Ploče ed un altro lo collega al sobborgo è. Un angolo della fortezza toccava alla porta di Ploče, formant con essa lo stesso complesso di difesa, destinato a proteggere l’accesso terrestre della città con l’est. - Definizione: in architettura militare, un ravelin (dell’italiano rivelino), o mezzaluna, è un lavoro costruito di fronte ad una porta della città per permettere una migliore protezione contro un attacco ostile; costituisce, con il tenaille situata dietro lui, gli elementi delle fortificazioni classiche che si chiama l’esterno. Infatti, isolato dal corpo di posto tale un’isola, il ravelin alterna con le roccaforti, per incrociare i suoi fuochi con questi.
La fortezza fu costruita al XVe secolo (1462), quando la repubblica di Ragusa doveva fare fronte ad una minaccia seria veneziana. Il pericolo di un attacco veneziano era improvvisamente aumentato ai tempi della prima lega santa, e diventò necessario rafforzare questo punto vulnerabile delle fortificazioni della città. Il senato reclutò Antonio (Antun) Ferramolino, un costruttore esperto di fortezze, inviato per portare aiuto alla città da parte dell’ammiraglio spagnolo Dorio, un amico fedele della repubblica di Ragusa. La fortezza fu costruita in undici anni a un ritmo accelerato, tutti i lavori di costruzioni pubbliche, e la maggior parte dei lavori di costruzione privati che erano in corso, che si sono interrotti, in modo che la fortezza sia completata il più rapidamente possibile per rafforzare la difesa del porto e della parte è della città, meno ben protetta. | _small.jpg) _small.jpg) _small.jpg) | Dopo la caduta sotto il giogo turco della Bosnia è vicino, la fortezza del Ravelin fu aumentata all’inizio del XVIe secolo per resistere ad eventuali attacchi da parte di questi. In 1538, il senato approvò i disegni del nuovo Ravelin, molto più potente. Questo nuovo Ravelin è diventato la fortezza più forte della città, che protegge l’approccio terrestre della città con l’est. Il lavoro di costruzione è stato effettuato così perfettamente di quanto il tremito di terra dévastateur di 1667 non ha danneggiato Ravelin. | _small.jpg) _small.jpg) _small.jpg) | La fortezza del Ravelin possiede grandi spazi incurvati ed il più grande terrazzo di Dubrovnik, tanto che sul modello della fortezza Minčeta, essa costituisce il quadro ideale per lo svolgimento di varie manifestazioni del festival d’estate. | _small.jpg) _small.jpg) | Il Hospice (Lazareti) | Al di là della porta di Ploče, sul mare, la strada borda i vecchi lazarets della città, destinati a proteggere Ragusa delle epidemie svuotate dai viaggiatori che arrivavano per caravan nella zona di Ploče. Questi lazarets sono una serie di lunghi edifici allineati, qualsiasi identico, dove i viaggiatori restavano durante la quarantina che era imposta loro da timore delle epidemie. La messa in quarantina era obbligatoria, in particolare per i grandi periodi pestilenziali, tanto più che la forte attività commerciale della città aumentava fortemente i rischi di propagazione. Oggi, Lazareti è uno dei posti più corsi dalla gioventù di Dubrovnik. Infatti, l’Associazione arte radionica Lazareti, che possiede anche il club Otok, vi organizza molte manifestazioni artistiche e Lazareti è rapidamente diventato il teatro le più grandi dello free partito dalla città, in particolare per la sera del Santo-Valentino e le grandi feste dell’estate. | _small.jpg) _small.jpg) _small.jpg) | La spiaggia di Banje | _small.jpg) |
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