Il Dominio di Els Calderers |
La zona è un esempio rappresentativo di fattoria della pianura di Maiorca, che ha avuto fino a 38 operai agricoli. L’intera area comprende l’edificio principale della casa padronale, un fienile, laboratori, stalle, recinti e le terre. La maggior parte del maniero, arredate con mobili originali, possono essere visitati. |
La Corte |
Nel cortile del maniero principale è il pozzo di una cisterna (cisterna), l’acqua fresca (fresquisima agua) è stato elogiato dal arciduca Luigi Salvatore nel suo libro “Le Isole„ (Die Balearen). In fondo alla corte, a destra dell’edificio principale, si trova l’alloggio "amministratore"._small.jpg)
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Il maniero |
_small.jpg) Il maniero è un edificio di tre piani di pietra calcarea gialla, un’arenaria di Maiorca, il “marès." L’edificio è considerato un tipico esempio di stile rustico maiorchino “finca rustica„. Il maniero di Els Calderers fu costruito nella prima metà del XVIII secolo (1750), ma è stato rinnovato di numerose volte._small.jpg)
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La semplice facciata principale è orientata al Sud-Est, con l’ala principale, che corrisponde alla residenza dei Padroni, di un’altezza di tre piani. Il portico, con una porta con arco in piena curva, si apre sopra una scala a sei marce, con le sculture di due leoni coricati che decorano l’entrata. La chiave di volta è un piccolo medaglione con un bassorilievo del Cuore di Gesù e un serafino.Al piano terra, a sinistra della barriera, ci sono due finestre, mentre sulla destra, ne ce ne sono tre. I due piani superiori dispongono di sette finestre su ogni piano ; quelle del terzo piano sono più piccole. |
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Il grande bacino |
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Il vestibolo |
La porta esterna ed il portico del maniero apre su un’hall, una parte quadrata che dà accesso ai saloni e “al chiostro„ (Sa Clastra). Sulla parete di sinistra è un ritratto di Manuel de Sentmenat i Lanuza, viceré di Maiorca e morì a Lima nel 1710 e, a destra, un ritratto di suo figlio Joan Manuel Sentmenat (1688-1755). Sotto il ritratto è uno scrigno che contiene oggetti appartenuti al capitano Antoni Barceló i Pont de la Terra (XVIII secolo).
Di fronte al portico, sopra le portafinestre d’accesso al patio, si trova lo scudo in ferro battuto della stirpe di Juan de Sentmenat (i due leoni e la lancia di Juan, e le tre ali dei Sentmenat). |
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Il Patio |
_small.jpg) Dal vestibolo, è possibile accedere al "chiostro" (Sa Clastra), che è in realtà un patio, con una portafinestra. |
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Il patio comporta un pozzo di cisterna di forma ottagonale, con un’arcata in ferro battuto superato di una croce. L’acqua di questa cisterna, l’arciduca Luis Salvador ha detto nel suo libro “Die Balearen," era "frescissima" (agua fresquísima). Si osserva anche una meridiana sulla parete esposta al mezzogiorno. |
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Il patio comporta anche un bacino nel suo centro, circondato di banani, di gelsi, di edere, di clivias e di altre piante. |
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Il salone di ricezione |
A destra del vestibolo si trova una grande sala di forma rettangolare coperta di un limite massimo a tre sezioni di volta di bordo : questo salone era destinato al ricevimento degli ospiti._small.jpg)
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Ogni sezione della stanza ha una finestra ; ai piedi delle tre finestre sono tre panche tipiche.Il salone di ricezione presente dei mobili e delle tavole di Maiorca (pitture religiose e paesaggistiche del XVIII secolo). _small.jpg) _small.jpg)
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_small.jpg) In fondo al salone si vede un camino di grandi proporzioni ; la parte contiene anche una raccolta notevole di bracieri. |
L’Ufficio del sacerdote |
_small.jpg) In fondo al salone di ricezione, sulla sinistra, un passaggio dà accesso a ciò che si definisce “l’ufficio del sacerdote„ ; nelle grandi proprietà si invitava infatti un sacerdote, che appartiene spesso alla famiglia, per gli atti religiosi.L’ufficio del sacerdote è una stanza quadrata con un soffitto a volta, che contiene un trittico carmelitana si trova sopra il camino. Sulla tavola, una targa litografica rappresenta il Battesimo di Gesù. Sulla porta d’uscita, una tavola rappresentando il predicatore domenicano San Vicente Ferrer, che appare con ali, in allusione in nome dell’angelo dell’Apocalisse. |
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La cantina (Bodega) |
_small.jpg) Si lascia l’ufficio del sacerdote con una piccola scala di quattro marce per raggiungere uno spazio precedentemente destinato ai matrimoni. Una parte è stata trasformata in una cappella nel XX secolo. Nell’hall, al limite massimo a due volte di bordo, si vede diversi dipinti, come quelli di San Bernardo di Alzira (Sant Bernat d’Alzira) e di Santa Grazia (Santa Gràcia), e quello dell’Immacolata Concezione._small.jpg) Quasi di fronte alla porta dell’ufficio del sacerdote, si apre la porta della cappella, con, alla sua destra, un pannello di quadrati di terraglie che confermano lo statuto d’oratoria semipubblica conferita nel 1961 dal vescovo J. Enciso.
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La Cappella |
La cappella è di forma rettangolare con un soffitto di tre volte.Sulla sinistra della prima fila vediamo un presepe barocco, che viene utilizzato ogni anno per Natale ; questo presepe è stato assemblato nella chiesa di San Nicola (Església de Sant Nicolau) di Palma ; sulla destra di questa prima portata, si trova una pittura dedicata a San Giuseppe (Sant Josep). La seconda portata sulla destra conserva una piccola tomba con l’immagine del Sacro Cuore, mentre sulla sinistra si trova un’altra immagine dedicata all’Immacolata Concezione. |
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La terza portata è occupata dal coro, predominato da una pala di altare barocca, con due angeli di ogni lato ed un’immagine del Vergine al centro. Sulla parete della testa del presbiterio, sulla destra, è una lettera concernente la Senyora Margalida de Verí i Fortuna, morta nel gennaio 1958 ; e ha lasciato un’altra lettera del 1959, concernente l’autorizzazione di Papa Giovanni XXIII a benedire l’oratorio. Contro la parete di sinistra si trova una sede coperta di tessuto destinato al vescovo. I mese durante il quale i proprietari vivevano nella tenuta, si celebrava la messa tutti i giorni in questa cappella, e ci recitando il rosario al stendere del sole.
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La cantina |
_small.jpg) A destra della cappella è la cantina. Oggi, la dispensa è in forma di "L" con un totale di cinque sezioni arcuate, ma, prima di riparare la cappella, la cantina era rettangolare con otto sezioni, divisi in due unità di quattro sezioni ciascuna. Ci sono quattro navi a destra ea sinistra una ultima navata dietro la cappella. Nella parete di sinistra della cantina è un reticolo di legno aperto che comunica con la cappella. |
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La cantina serviva a conservare il vino perché acquisisca, al filo degli anni, la migliore qualità per la commercializzazione. Nella cantina sono esposte molte parti legate al mondo della vinificazione, come un torchio a due braccia sulla sinistra, dei barili, delle bottiglie di vecchio vino ed un alambicco in rame. |
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C’è anche un curioso documento del 1917 intitolato “Els deu manaments del vinicultor„ (“I Dieci Comandamenti del vignaiolo„). La vite costituiva precedentemente la fonte più importante di reddito del dominio di Els Calderers, ma l’attacco dei vigneti dalla fillossera nei primi anni del Novecento ha causato la distruzione della vite. La maggior parte dei vigneti sono stati sradicati e sostituiti da campi di grano, in modo che la produzione di grano è diventata la principale fonte di reddito. Oggi, i vignaioli tentano una nuova partenza, ed il vino della casa può essere gustato dagli ospiti. |
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La Sala di Caccia |
In fondo alla cantina, a sinistra, una scala riporta verso le sale del maniero ; la prima è la sala di caccia con trofei di animali ed armi di varie epoche, in particolare dei cannoni di caccia, delle balestre e delle palle di cannoni vecchi, ricordano l’importanza della caccia a “Els Calderers„. |
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La Sala dei Archivi |
Una piccola stanza sulla sinistra della stanza della caccia ospita gli archivi della tenuta, con carte e documenti dei secoli XVIII e XIX, soprattutto. |
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L’Ufficio del Padrone |
L’ufficio dispone di un camino circondato di poltrone accessibili che invitavano alle conversazioni maschili proprie all’epoca._small.jpg)
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L’ufficio dispone di un camino circondato da comode poltrone parla agli uomini possedere invitati al momento. Sopra il caminetto, un ritratto di un uomo che indossa la croce di Malta che è stato identificato come Ramon Despuig i Martínez de Marcilla, Gran Maestro dell’Ordine di Malta nel 1737._small.jpg) _small.jpg)
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Si osserva anche l’ufficio ed un ritratto del vescovo Bernat Nadal incorniciato da una collezione di bastone. |
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L’anticamera dell’Ufficio |
Si lascia l’ufficio del padrone per un’anticamera che presenta sulla destra una tavola della Vergine Maria con santi domenicani._small.jpg)
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In fondo dell’anticamera si trova un notevole lavamani a doppio bacino, con due tavole di lato del letto che rappresentano santi trinitari ; sopra il lavabo è un dipinto con un scudo e il motto Libertas._small.jpg)
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La cucina dei padroni |
_small.jpg) Sulla Sulla destra dell’anticamera si accede alla cucina dei padroni con quadrati di terraglie dell’inizio del ventesimo alle pareti, e degli utensili da cucina tradizionali, come vasi in argilla e pentole in rame, et cetera. Un manichino rappresenta la cucina al lavoro.Questa cucina è stata utilizzata giornalmente fino al 1994. |
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La sala da pranzo |
Sulla sinistra dell’anticamera, si scendono quattro marce per accedere alla sala da pranzo ; la sala ha un soffitto a travi a vista rafforzate da una trave enorme trasversale._small.jpg) _small.jpg)
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Il camino è sormontato da un dipinto di Corpus Christi, con una cornice ornata. Lo scudo dei Juan viene posizionata sopra il lavandino e c’è anche nature morte. |
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La sala è dominata da un grande, elegante tavola apparecchiata per diciotto commensali. |
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Il salone di musica |
La visita continua con il salone di musica, con una decorazione storica del XIX secolo, principalmente classico, con specchi decorativi, ed elementi neo-egiziani come la sfinge del camino._small.jpg)
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Si richiama l’attenzione ai tradizionali strumenti musicali di Maiorca, come lo short flauto Maiorca, chiamato “flaviol„, che si gioca con una sola mano. Oltre a molti altri strumenti utilizzati solo a Maiorca, il violino è oggetto di una lunga tradizione sull’isola. |
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Il manichino al piano data l’inizio del XIX secolo, porta un abito di seta d’origine maiorchina.La musica era uno dei passatempi preferiti delle donne nei secoli passati. Nel piccolo patio romantico si poteva ascoltare la musica all’aperto. |
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Il salone della signora |
Il salone della signora è decorato di un ritratto della signora e di numerose fotografie._small.jpg)
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Il salone della signora era anche il rifugio della nonna dove la lettura, la cucitura e la preghiera assorbivano le ore in un ambiente pacifico che si percepisce ancora._small.jpg)
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Il salone |
_small.jpg) Il salone, che segue quello di signora, presenta mobili interessanti di Maiorca e delle vernici maiorchini di paesaggi dei XVIII e XIX secoli. Il soggiorno occupa un grande spazio dove prima c’erano le cucine. |
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_small.jpg) Notiamo anche parti di un presepe monumentale, i ritratti di Filippo II e Filippo IV, e un busto di una suora, o forse un “Mater Dolorosa„ che proviene di una pala d’altare.Sul tavolo è un libro che si può firmare o registrare le loro impressioni. |
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La scala |
A sinistra del salone comincia la scala che monta al secondo piano dove si può continuare la visita del maniero. Il vestibolo include elementi decorativi, come un lampione monumentale e un ritratto di un vescovo della famiglia Sentmenat. La scala presenta tappezzerie araldici che adornano il muro. Questa scala ha la particolarità che i gradini sono meno alto mentre si monta. |
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Il corridoio del piano |
Al piano superiore si trovano le camere dei Padroni, con un totale di cinque camere servite da un corridoio e un corridoio di servizio : la sala, di fronte alla scala dà accesso ai guardaroba del signore a destra, ed ai guardaroba della signora a sinistra.Il vestibolo ha un gran numero di oggetti e curiosità : il quadro cronologico dei papi (Leone XIII al 1878), i re di Spagna, e gli imperatori del Sacro Romano Impero, i piani e le mappe (Mappa di Palma, 1894), e varie immagini religiose, come un Arbor Seraphico francescano. |
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Il corridoio di servizio |
A la sinistra del vestibolo, la visita continua con il corridoio di servizio, lungo e stretto, concepito perché i servi e servendoli non passino in mezzo alle camere. Il corridoio di servizio dà accesso alla camera principale, ad una camera individuale e ad una sala dei giocattoli. Queste parti sono decorate negli stili dei XVII e XIX secoli. |
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I guardaroba del Signore |
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I guardaroba della Signora |
A sinistra dell’hall, i guardaroba della signora contengono un bella commode a biancheria ed una vernice che è una copia del ritratto del comtesse di Ribas realizzato dall’artista Antoni Ribas. |
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La camera da letto |
_small.jpg) A destra del corridoio, la prima parte che si vede è la camera da letto dei Padroni.La camera da letto è fornita con un elegante letto a baldacchino, un tipico esempio di un letto classico di Maiorca, e un “canterano„, un commode tradizionale a tre cassetti il cui esterno è decorato con incrostazioni ricche. Questo mobili in mogano proviene principalmente dalla famosa città di produzione di mobili in Maiorca, Manacor. La camera dei padroni contiene anche una tabella della Sacra Famiglia, un altro di María Magdalena e l’immagine della Virgen del Carmen.
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La camera singola |
Più lontano nel corridoio si trova un’altra camera con un commode elegante in intarsiatura. |
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La sala dei giocattoli |
La sala dei giocattoli, anche sulla destra del corridoio, recipiente degli abiti, delle scatole, delle icone religiose, dei costumi tradizionali, delle pistole, delle monete e delle banconote, ed una casa di testa motrice che riproduce in miniatura una casa della fine del XIX secolo ; con copie di dipinti di Joan O’Neille (1828-1907) ; sopra, vediamo un ritratto della Regina Maria Cristina. Al fondo, finestre con curiosità dell’epoca. |
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Il bagno |
Accanto alla sala dei giocattoli si trova un bagno d’epoca. |
La terrazza |
Al termine del corridoio si arriva alla terrazza. Sulla parte diritta del manoir è stato aggiunto un corpo d’edificio di un piano superato di una terrazza protetta da una balaustra decorata di vasi. L’angolo superiore di questo corpo d’edificio è decorato di un doccione nello stile gotico. |
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La sala di stiratura |
I servi vi ripassavano e cucivano, facendo chiacchiere allo stesso tempo. |
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Il granaio |
Con una piccola porta ad architrave, si passa nell’granaio, noto anche come il “cuartera„. Il granaio è una sala molto di grandi dimensioni, con due archi sorretti da pilastri ottagonali per tre base quadrata con due aperture ellittiche in alto. |
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_small.jpg) Nel granaio dei prodotti agricoli, vari tipi di frutta e cereali è stato immagazzinato : ceci, fave, fagioli, mandorle, carrube, frumento, granoturco… |
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L’attico presenta ora varie macchine agricole e implementa : mietitrice romana, tramoggia, mietitore, formaggi stampa, scale… |
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La camera da letto di un operaio agricolo |
Uscendo dal granaio in basso a destra, è possibile vedere due camere : a sinistra si trova quella, molto semplice, di un operaio agricolo con un letto di paglia. |
La camera da letto dello ammistratore |
_small.jpg) A destra, la camera del regista, con oggetti oggi curiosi, come un bacino ed un maridillo o stufe. |
L’Ufficio dello amministratore |
Si scende al piano terra con una scala, per raggiungere l’ufficio del regista che contiene una cassaforte.Un amministratore del dominio di Els Calderers, Antoni Oliver i Gaya (1863-1936), era una figura importante che ha viaggiato in tutta Europa all’inizio del XX secolo, che fa importazione di macchine agricole moderne. Fu chiamato a tenere conferenze e scrivere articoli di giornale. È famoso per essere un grande introduttore di miglioramenti tecnici in zootecnia. Il comune di Sant Joan lui chiamava "Figlio Illustre di Sant Joan„ e gli dedicò una via. L’ufficio dispone di una foto di famiglia di Antoni Oliver nel 1919. |
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Cucina di lavoratori agricoli |
Il piano terra dell’alloggio del regista è diviso in due portate per un’arcata : nella prima portata si trova una cucina tipica d’azienda agricola di Maiorca, con un grande camino. |
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Il refettorio degli operai agricoli |
Dall’altro lato dell’arco si trova il refettorio degli contadini. Sulla sinistra c’è un tavolo di braccianti. |
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La panetteria | La lavanderia |
Si esce dall’alloggio del regista con una porta in piena curva, coperta da un cappuccio. A sinistra della porta del regista, si trova un forno, con porta ad architrave, nel quale erano cucinati il pane e la coca. Le macchine sono state sostituite dal primo motore a benzina monocilindri a Maiorca. Questo motore è stato usato per generare elettricità e, più tardi, per alimentare mulini. Le carrube, semi di caroubiers, sono utilizzate per i prodotti alimentari dei maiali ; una macchina serviva a frantumare le carrube. | Passiamo poi alla lavanderia, dove la biancheria viene lavata e tinta tessuti ; vediamo un vassoio, un camino e un utensile chiamato aggotta. |
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La Falegnameria e la Forgia |
La bottega del falegname e quello del maniscalco con gli attrezzi d’origine. |
La sala di macellazione dei maiali |
Il Fienile |
Il vecchio fienile, situato a destra del maniero, è ora utilizzato come sala polivalente per matrimoni e banchetti, o per presentazioni aziendali. Si tratta di un edificio a due piani circondato da giardini può essere compilato tavoli di banchetti._small.jpg)
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L’orto e il frutteto |
Il giardino ed il frutteto sono stati spruzzati con una ruota idraulica, guidata da asini, che attingeva l’acqua da un pozzo. |
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Il cortile |
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La stalla |
Fra il bestiame si trovano cavalli di trazione ed asini utilizzati precedentemente come forza motrice. |
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Il porcile |
La finca solleva anche il famoso maiale nero “porc negre„, che è fatto con salsiccia piccante di Maiorca, la sobrassada. |
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La rimessa dei carrelli ed attaccature |
Consegna di automobili e accessori (taller de albardero). |
La nicchia di cani da pastore |
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