| Il monte Filérimos, Rodi | |
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| | Generalità | Durante il periodo bizantino, il monte Filérimos (267 m) fu dotato di molto, quindi vi fu costruito al XIIIe secolo dai cavalieri di San Giovanni il monastero di Nostra Signora de Filerimos (Moní Filérimou). |
| Etimologia | Il nome di Filérimos (Philerimos, “amico del deserto„) viene di ciò che eremite vi vivevano al medioevo nelle caverne che vi si trovano. |
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| | | | Sotto i cavalieri, i monaci cattolici vi succederono a quelli che erano dalla sua origine di rito greco ortodosso, aumentarono i suoi impianti e gli conferirono un bene più grande prestigio. | | Lo stato attuale del monastero, circondato di pini di Aleppo e di cipresso, è dovuto al restauro notevole da parte degli italiani durante il periodo dove il Dodecanese era sotto la sovranità italiana. Si possono ammirare volte superate della croce dei cavalieri, e soprattutto uno dei più bei chiostri medioevali. Il monastero ha conservato il suo chiostro e la sua chiesa, dedicata a Nostra Signora de Filérimos, dove si può vedere un bello mosaico bizantino che rappresenta un pesce. | | | Gli ultimi monaci italiani durano lasciare il monastero nel 1948, forzati e forzati dalla polizia greca. I monaci vendono un liquore locale chiamato “sette„, composto da sette piante (origano, timo, salvia, assenzio romano e tre piante non rivelate…). I monaci italiani hanno trasmesso il segreto della sua fabbricazione a Pantelis Sikofilos che perpetua la tradizione. | | Il chiostro | | Il campanile | | | | | La volta | | A fianco, la fotografia della icona “di Nostra Signora de Filerimos„ (H Παναγία της Φιλερήμου), il cui originale si trova attualmente a Montenegro. Secondo alla tradizione, la vergine di Philerme è stata dipinta da Luc santo l’evangelista, e portata di Gerusalemme a Rodi verso anno 1000. I cavalieri lo portarono via dopo la presa di Rodi con gli ottomani nel 1522. La icona errò in seguito di Viterbe in Italia a Malta, a Petersburg santo e finalmente a Montenegro. La copia che si vede al monte Filérimos è l’opera di un pittore italiano. La sua notorietà come immagine miracolosa è stata conosciuta ovunque nel bacino mediterraneo. Icona ortodossa greco-bizantina tradizionale. Moderò all’uovo su legno, doratura allo strato d’oro. Dimensione: 30 x 40 cm. | Il monastero fu costruito sulle fondazioni di una chiesa basilica bizantina paléochrétienne, di cui si possono vedere le vestigia del battistero. | | La via crucis | Gli ospiti possono scalare il cammino del calvario (“Golgotha„), una via lastricata di pietra con scene della passione di Gesù; le stazioni della sua via crucis sono rappresentate da quattordici icone. | | La croce di Philerme | Questa pista verde conduce alla parte occidentale della collina, dove si trova una croce imponente in mezzo ad un piccolo posto, La Croix de Filérimos, alta di 18 metri e visibile a chilometri ha il tondo. (Latitudine: 36.399619 (36° 23 ’ 58.6„) N; longitudine: 28.138674 (28° 8 ’ 19.2„) E) | La volta San Giorgio | Sotto il monastero, si scopre la volta semi-enterrée di Haghios Georgios decorata di pitture murali del XIVe e XVe secolo, restaurate prima del IIe guerra mondiale, che rappresentano scene del Nuovo Testamento e cavalieri accompagnati dai loro proprietari santi. | La fontana dorica | Fontana dorica del IVe secolo prima di J. - C., costituita da sei colonne doriche; l’acqua scaturiva con la bocca di capi di leone scolpiti nella pietra. Dietro la fontana, la parete rocciosa è scavata di lunghe gallerie che funsero da nascondiglio in epoche disturbate. | Del monte Filérimos, si ha una vista splendida sulla baia di Ialyssos, i villaggi dintorni, il monte Atavyros, la più alta montagna di Rodi, come pure i tracciati dei due aeroporti di Rodi, cioè il vecchio, a Maritsa, ed il nuovo. | | Di là, è facile comprendere l’importanza strategica del monte Filérimos contemplando la vasta pianura che si estende fino al mare. È qui che Génois assediò i bizantini nel 1248; il monte fu anche scelto dai cavalieri prima che si installino a Rodi, ed il loro nemico peggiore, Solimano il Magnifico, vi stabilisce il suo quartiere generale in occasione della sede di 1522. | |
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| | Generalità | Moni Filerimou Telefono: 00 30 22410 92202 |
| Ore di visita | Periodi d’apertura estate: tutti i giorni eccetto lunedì, d’8:00 a 19:00; inverno: d’8:30 a 14:30. Tariffe 3 €. |
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