| La città di Korčula, isola di Korčula in Croazia | |
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| | Generalità | | Appollaiata su una penisole, di fronte a Pelješac, ad una posizione strategica per controllare le navi sull’Adriatico, Korčula è una che onora città rinforzata, esempio dell’urbanismo dalmate al tempo della repubblica di Venezia.
| | Le vie di Korčula adottano una disposizione abile in bordi di pesce attorno ad una lunga via centrale; questo piano, che data del XIIIe secolo, ma oggi ancora visibile, permette alle vie diritte del lato occidentale di lasciare inghiottirsi il maestral, un vento morbido piacevole in estate, mentre le vie di sono sono sinueuses per impedire la bura, un vento particolarmente violento in inverno, di infiltrarsi nella città. La via principale traverse la città in un asse nord-sud. Per quanto riguarda i venti freddi, all’est, le vie sono incurvate. L’insieme contribuisce a rompere la forza delle burrasche ed evitare le correnti d’aria nella città. Per attenuare la mancanza di spazio nel recinto della vecchia città, i posti sono piccoli, le case strette, le chiese e le costruzioni pubbliche costruite in altezza. La fortezza della città, costruita con pietre che provengono dall’isola vicina di Vrnik, ha assunto la sua forma attuale al XIVe e XVe secoli. | |
| Etimologia | Korčula è stato fondato dai greci al IVe secolo prima di J. - C., che li nominavano Κορκυρα Μελαινα (Korkyra Melaina). I Romani gli hanno dato il nome latino di Corcyra Nigra, in francese Corcyre nera. Korčula è nominato Cùrzola in italiano. |
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| | | | Le fortificazioni | I primi rifugi apparirono del lato del mare come quello della terra, in occasione della costruzione della città al XIIIe secolo. Costruite, restaurate e rafforzate da Venezia fino al xviio secolo, queste fortificazioni, che si giudicò allora inutili, cessarono in seguito di essere avere un colloquioe e si rovinarono poco a poco, fino a che il municipio decide di demolirli, tra la seconda metà del xixo secolo. L’amministrazione di Korčula ne ereditò e mise alle offerte l’eliminazione delle rovine. Il recinto della città collegava le due porte a molti giri di guardia di cui otto sono esistiti. Soli sono stati conservati la parte sud dei rifugi e gli otto giri. Un giro della città con l’esterno dei rifugi (XIIIe-XVe secoli) permette di comprendere la struttura difensiva: - parte l’est, il muro è sospeso su le rocce, come precedentemente. L’angolo sudorientale è conservato dal giro di Tous-les-Saints ed i suoi cannoni.
- parte l’ovest, un marciapiede è stato sistemato, la lunghezza della quale si passa successivamente dinanzi al giro Kanavelić, la porta del mare e infine il giro del governatore.
| | | La porta della terra ferma | Si entra nella città chiusa da una scala monumentale aggiunta al xixo secolo, e con la porta meridionale, la porta di terra chiude, raddoppiata di un arco di trionfo barocco stabilito in 1650 nell’onore del generale veneziano vincitore dei Turchi. Questo giro quadrangulaire è decorato della arme di Venezia, del blasone dei governatori di Korčula, di Barabaro e Loredan e quello del doge di Venezia. Una targa commemorativa è stata affigguta nel 1925 per il millennio del couronnement del re Tomislav. Si accede al giro del XIIIe secolo con una scala-ponte in pietra costruita bene più tardi in 1863. Ha sostituito un ponte più vecchio. | | | Il grande giro del Ravelin (Kula veliki Revelin) | A sinistra della porta di terra-Fermo, il grande giro di Ravelin (kula veliki Revelin) è appoggiato ai rifugi sud e considerato come la parte più vecchia del sistema di fortificazione e di difesa della città. La torre accoglie un’esposizione sulla moreška ed offre un panorama sulla città ed il porto. Visita di 9:00 a 20:30. Entrata pagante: 10 kunas. | | La torre Zakerjan (Kula Zakerjan) | Al termine della via principale, verso il nord, il giro Zakerjan fa fronte a Pelješac. Oltre ai blasoni dei governatori, porta anche quello di Venezia. | La torre Kanavelić (Kula Kanavelić) | La torre Kanavelić è semi-cilindrico e porta i blasoni del governatore Barbarigo (1485-1488). | La porta del mare (Morska Vrata) | La torre marino (morska vrata) presenta una bella scala austriaca (1907). Sopra la porta, si trovano le armi del governatore Leoni ed un’iscrizione di 1592 che riferisce che dopo la caduta di Troia, Korčula fu fondato dall’eroe greco Anténor. | Il grande giro del governatore (Velika kunaseževa Kula) | Costruito in strapiombo del porto e del palazzo del governatore, il giro enorme del rettore segna l’angolo sudoccidentale della città. Al XVe secolo i soldati che vi vivevano erano incaricati della sua difesa. | Il piccolo giro del governatore (Mala kunaseževa Kula) | Il piccolo giro del governatore, costruito in 1483, è cilindrico. Vi sono scolpite le armi del governatore Lombardo. | La torre della Toussaint (o di Tous-les-Saints) (Kula Svih Svetih) | La torre di Tous-les-Saints fu costruito in 1493; c’era a parte un giro quadrato più vecchio, che fu purtroppo demolito al xixo secolo. Si sono messi tre cannoni del xviiio secolo in cima del giro. | L’arsenale | L’arsenale è stato aggiunto, alla fine del XVe secolo, del lato esterno dei rifugi. L’entrata è superata della arme di Venezia. Lo spazio lasciato in rovina è stato ricostruisce al xxo secolo. Ripara ormai l’hotel Korčula. | La cattedrale San Marco (Katedrala Svetoga Marka) | La cattedrale San Marco (Sveti Marko) è indubbiamente il gioiello della città di Korčula, più grande e più bello monumento. Si trova in cima della città, al vertice della collina. Due fatti furono all’origine della sua costruzione: l’instaurazione del al XIVe secolo e la prosperità economica grazie all’artigianato della dimensione della pietra. Fu costruita al xviio secolo con pietra calcarea di Korčula. Si utilizzarono parti di vecchie chiese e monumenti già sul posto. Molte generazioni di sarti di pietra e di muratori si misero al lavoro, che durò tutto uno secolo (XVe secolo). Vi lavorarono nombre d’artisti di Korčula, ma anche degli italiani. Poco tempo dopo il completamento della cattedrale fu aggiunto la cappella votive di San Rocco (1525), presunta evitare alle epidemie peste. La costruzione è di stile gotico e rinascita, elevato su un piano basilical roman. La barriera superbement scolpita fu realizzata dal padrone italiano Bonino da Campione. Due lati su alti banchi di comando sono scolpiti dei leoni che tengono un agnello nei loro artigli. Sotto le loro gambe, un uomo ed una donna si tengono accovacciati e rappresentano certamente Adam e Eva. La sua facciata a rosetta è decorata di una lista scolpita di personaggi fantastici: personaggi piuttosto sconosciuti (per una chiesa) decorano il corniche del fronton, come questa sirena a due code ed una grande testa d’elefante stylisée… Il campanile, attaccato alla facciata, è più vecchio della cattedrale, almeno il suo primo livello (romanzo) che data del XVe secolo. Sopra questo primo piano si trova il quadrante dell’orologio. Appena sotto, una piccola palla metallica mobile, dipinta in nero ed oro, gira secondo le fasi della luna. Il secondo piano del campanile è gotico e si conclude con un terrazzo coperchiato di una cupola octogonale; fu costruita da Marko Andrijić, il sculpteur più famoso dell’isola di Korčula. | | Dentro, il piano della cattedrale è a tre nefs. È molto irregolare: il nefs laterali sono di larghezze diverse e le pareti non sono parallele. La forma del limite massimo ricorda quella di un guscio di barca. Sulla parete nella nef centrale, dietro il ciborium che contiene il ciboire, si trova il baldaquin del padrone-autel, realizzato da Andrijić (1486), che ripara una tabella che rappresenta i proprietari santi della città, santi Marc, Jérôme e Barthélemy, dipinti da Jacopo Tintoreto, Tintoret, in 1550. È un’opera di gioventù, comandata dalle autorità dell’isola. Si osservano gli effetti di luce e di colori caratteristici delle proprie opere, come pure i visi notevolmente dipinti. Sulla destra, nella nef sud, notare un diptyque che rappresenta Annunciazione, attribuito al Tintoret o, più probabilmente, al suo seminario, ed un vergine (XIIIe secolo) detta “miracolosa„ poiché avrebbe aiutato alla vittoria sui Turchi! La cattedrale ripara anche una statua di bronzo dorato di Biagio santo ed una ancorò realizzate da Ivan Meštrović, un grande artista croato del xxo secolo. Sulla sinistra del chœur, notare la bella porta gotico della sacristie e le sue ragioni di musicisti. Visita di maggio ad ottobre, di 9:00 a 20:00; rivolgersi all’ufficio di turismo il resto dell’anno. Entrata pagante: 25 kunas. | | Il palazzo episcopale (Opatska riznica) | Accanto alla cattedrale si trova il palazzo abbaziale, venuto a sostituire, al xixo secolo, il vecchio palazzo episcopale, abbandonato dopo la partenza del, in 1828, ma di cui alcuni elementi si trovano “nella nuova„ costruzione, costruita in stile néobaroque. Il palazzo abbaziale ripara, al primo piano, “il tesoro abbaziale„ che raccoglie vernici rare incoronate, vernici e disegni italiani (XVe-XVIe secolo), manoscritti vecchie (XIIe secolo), onorando di statuette in alabastro ed una raccolta sorprendente di reliquie in miniatura. | Il museo della città (Gradski Muzej) | Di fronte alla cattedrale, il museo della città occupa molto un bello palazzo del XVIe secolo, il palazzo Gabrielis, uno dei palazzi più graziosi Renaissance de Korčula, che la famiglia ricca dello stesso nome fece costruire. La costruzione ha due piani e tetti. Precedentemente, il piano terra fungeva da deposito mentre i piani erano ad uso dell’abitazione. Le armi della famiglia sono rappresentate in rilievo al centro del balcone. Ricostruisce più volte, il museo si è installato nel 1957. Nel museo si trovano oggetti trovati sull’isola in occasione di scavi archeologici e che dicono la sua storia. Le raccolte rappresentano la storia, la cultura e le condizioni sociali della città e dell’isola nell’insieme. Tuttavia, alcune epoche soltanto sono parzialmente rappresentate poiché i materiali non sono stati ancora conservati. Nella prima sala sono esposti dei frammenti di pietre ed una raccolta di monumenti che dice la storia dell’isola sotto i greci ed i Romani. Nella seconda sala è esposta l’arte della dimensione di pietra. Si può osservare un seminario di sarto di pietra che data del xixo secolo (cornici di finestre, di porte, dei capitali, della arme, delle corniches decorativi e di altri elementi che provengono da costruzioni danneggiate o demolite). Nell’ultima sala del piano terra, è presentata una raccolta di utensili di cucina. Al primo piano sono esposte le scoperte subacquee, con soprattutto anfore ed informazioni sulla costruzione navale nell’isola. Nella prima sala si possono osservare vasi greci che datano del IIIe secolo prima di J. - C. di altri oggetti sono stati trovati nei fondali marini attorno all’isola. Infine, la grande sala del ò piano, funge da galleria ad una raccolta d’arte e di cultura. Vari documenti, mobili e tabelle che illustrano la storia dalmate sono esposti in una prima parte della sala. Nella seconda parte, si trova dei mobili di salone che datano della fine della xviiia ed inizio del xixo secolo, come pure degli oggetti decorativi della stessa epoca. Sotto i tetti, è sistemata una cucina, con i suoi mobili rustici, le sue attrezzature ed utensili caratteristici della regione. Visita di luglio ad agosto, tutti i giorni di 10:00 a 21:00; in settembre, di 10:00 a 14:00 e di 19:00 a 21:30; il resto dell’anno, tutti i giorni eccetto domenica, di 10:00 a 14:00 Entrata pagante: 20 kunas. | Il museo d’arte religiosa | Di Korčula è stato fondato in 1300. A partire dalla prima costruzione, abbastanza modesto, il palazzo episcopale si è gradualmente allargato fino alle case vicine ed è stato considerevolmente trasformato. I lavori più importanti hanno avuto luogo sotto l’episcopato di Mgr. Franjo Manola (1643-1664). È mentre fu costruito il grande balcone che porta il blasone e l’iscrizione “il vescovo Franjo Manola, di Split, fece stabilire Marc santo nell’anno di grazia 1654„. A partire da 1868, il palazzo fu lasciato all’abbandono, quindi demolito e ricostruisce. È oggi un palazzo néobaroque. Alcune parti del vecchio palazzo réemployées nella costruzione di questa nuova costruzione: elementi della barriera, finestre, iscrizioni ed il grande balcone. Nel palazzo del vescovo sono oggi esposti i tesori della cattedrale, accompagnati da una raccolta ricca di tabelle Renaissance, di vecchi manoscritti e degli abiti da cerimonia. | La chiesa San Pietro (Crkva Svetog petra) | Al nord della cattedrale si trova la piccola chiesa San Pietro, costruita alla scoria. La sua barriera in legno scolpito al XVe secolo da Bonino da Milano, un sculpteur di Venezia, rappresenta gli apostoli. Dentro, tredici statue barocche in legno, apostoli ed evangelisti. San Pietro si trova sul autel. Sono opere di artisti veneziani anonimi. Vecchie lapidi funerarie coprono il suolo della chiesa. | La cappella Nostra Signora di Neve (Gospa Od Snijega) | All’interno dei rifugi, sulla sinistra della porta di terra-Fermo, la piccola cappella votive Nostra Signora di Neve (Gospa Od Snijega) evoca il ruolo del vergine la miracolosa nella resistenza vittoriosa ad un attacco turco in 1531 (all’epoca, i vescovi ed i considerevoli avevano preso la fuga, che lasciano solo gli abitanti). | La cappella San Michele (Crkva Svetog Mihovila) | A destra della porta della terra ferma, di fronte all’hotel di città Renaissance, la cappella San Michele (Sveti Mihovil) appartiene alla confrérie dello stesso nome. La chiesa San Michele pubblica questo stile famoso barocco aggiunto al xviio e xviiio secolo, come il altare maggiore di marmo e la tabella di Domenico Maggiotto (“vergine della consolazione„, xviiio secolo). La visita della raccolta della confrérie permette di scoprire il più vecchio (1615) ed il più grande delle candele di processione (100 kg), come pure alcune belle icone (XIVe e XVe secolo). Visita di luglio a metà settembre, tutti i giorni di 9:00 a 13:00 e di 17:30 a 23:00 Entrata pagante: 7 kunas. | La chiesa di Tous-les-Saints (Svih Svetih) | La chiesa della Toussaint (Svi Sveti), dedicata a Tous-les-Saints, ripara anche un’esposizione permanente di oggetti e documenti che illustrano la storia della città. Aperto tutti i giorni. Entrata libera. | Il museo delle icone (Zbirka ikona) | All’angolo sudorientale della città, la viuzza che borda la cappella San Michele condotto al museo delle icone, alloggiato dalla confrérie di Tous-les-Saints, di cui si possono vedere le albe e le candele. Oltre alle icone, le più belle parti sono nella volta: un polyptyque di Blaž Jurjev (1439) ed un crocifisso créto-bizantino in legno dipinge (XVe secolo). Fondata in 1301, il confrérie della Toussaint ha raccolto e conservato nella sua casa e nella chiesa molti oggetti liturgici, documenti ed oggetti d’arte e preziosa. La sala di presentazione fu installata nel 1960 ed aperta al pubblico. Nella sala principale troneggiano una grande tavola in legno e banchi, utilizzati per i pasti solenni. Tutto intorno è disposto delle candele di cerimonie, delle tuniques in cotone bianco con un cappuccio decorato di una piccola Croce Rossa precedentemente portate dai colleghi. Si trova anche un incrocio processionale in denaro, il medaglione del vergine nel dolore (simbolo della confrérie), degli oggetti di culto dei xviio e xviiio secolo, delle raccolte di bordo ed uno scrutinio di voto per l’elezione dell’amministrazione dell’confrérie. In fondo alla sala è esposta una grande vernice della cena, dipinta su legno da un artista anonimo al xviio secolo. A destra, in fondo delle scale, si situa la più vecchia chiesa della città. Accanto alla statua della Santa Lucia, si può vedere un buono numero di exvoto che la rappresentano, occhi scolpiti in denaro. Era infatti il proprietario della città. Visita tutti i giorni di 10:00 a 13:00 e di 17:00 a 20:00 Entrata pagante: 10 kunas. | La casa di Marco Polo (Kuća Marka Pola) | Seguendo la via principale, arrivate alla casa di Marco Polo, sconosciuto una piccola costruzione di stile gotico tardivo, che enjambe una pista. La leggenda locale vuole che lo celebra navigatore sia un indigeno dell’isola, con per prova la frequenza di questo patronyme a Korčula… È in questa casa che sarebbe sorto, tuttavia nulla non lo prova. L’edificio è una rovina del gotico il tardivo, vicino al quale si ergono le rovine di un giro quadrato, costruito sul ponte sopra la viuzza, che si completa con un loggia-belvédère. L’aumento all’loggia 1o del piano offre una vista graziosa sui tetti ed il campanile della cattedrale. Visita d’aprile ad ottobre, di 9:00 a 20:30. Entrata pagante: 10 kunas. | | La torre Forteca | La torre Forteca fu elevato su una collina che predomina la città, in 1815, da parte del governo inglese. Offre una vista superbe sul canale di Pelješac. |
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| | Storia | Korčula come Dubrovnik, ha attraversato la storia. Molte civilizzazioni si sono intersecate: greco, Romano, illiricone, croato e veneziano. La città di Korčula fu creata bene dopo Vela Luka, quindi Lumbarda, fondate dai greci a partire dalla vita secolo prima di J. - C. non conobbe neppure l’occupazione romana (fin 1o dal secolo), degli slavi e dei croati (VIIe secolo) e l’arrivo dei veneziani, nell’anno 1000. È al medioevo che quest’ultimi costruirono la città, che visse allora, come il resto dell’isola, il valzer ininterrotto dei dominatori che succedono alla città del Doges: l’Austria, la Francia, la Russia, l’Inghilterra… Ceduto all’Austria dal congresso di Vienna, Korčula fu integrato all’Jugoslavia nel 1921 e seguì la Dalmazia nella repubblica della Croazia. Fino al xviio secolo, tutti gli abitanti della città vivevano all’interno dei rifugi. È soltanto al xviiio secolo che case furono costruite al sud di Korčula. È ora fuori della vecchia città che si trovano la maggioranza degli abitanti, come pure i depositi. |
| Personaggi | Marco Polo | Poiché altre città del bacino mediterraneo, in particolare Venezia o Calvi in Corsica, Korčula affermano essere la città indigena del navigatore famoso italiano. La casa nella quale sarebbe sorto è trasformata in museo. Ciò che è certo, è che la famiglia di polo ha abitato l’isola durante secoli, come la attestano di numerosi documenti negli archivi di Korčula. C’è anche un hotel Marko Polo, un’agenzia di viaggi Marko Polo, e la società Jadrolinija ha dato il nome del navigatore al più grande e più bella traversata marittima. La città di Korčula proprio celebrato, nel 1954, il 700e anniversario di Marco Polo, di cui supposta casa indigena la è a prossimità immediata della cattedrale San Marco, a destra del campanile sul posto principale, fra le altre residenze borghesi della città. Nulla è assolutamente certo, ma nel 1995, Korčula ha celebrato il 700e anniversario del ritorno del navigatore della Cina. Un solo fatto è assolutamente incontestato da parte degli storici: Marco Polo ha bene partecipato, in 1298, ad una battaglia navale vicino a Korčula, oppositore Venezia a Genova, battaglia della quale fu fatto prigioniero, il 7 settembre 1298. |
| Tradizioni | Il Confréries | Al medioevo, laïcs appartenendo alle confréries erano incaricati di fare pénitence per i loro coreligionnaires. A questo titolo, partecipavano a tutte le celebrazioni e sfilacciavano in processione. Dovevano anche assistenza ai ed ai più deboli. Il più vecchia confrérie è quella di Tous-les-Saints (1301), seguita da quella di San Rocco, fondata dopo un’epidemia di peste in 1575. Il confrérie di San Michele (1603) è anche dedicata al vergine. Durante la settimana santa, il confréries partecipano alle processioni in un grande entusiasmo. La più solenne ha luogo il venerdì, quando più di 600 persone sfilacciano in costumi. Membri delle confréries vi perpetuano il lavaggio dei piedi degli apostoli in un bacino in denaro, in cui galleggiano fiori bianchi. |
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