Il villaggio ha conservato il suo aspetto tradizionale, con un’architettura rurale mediterranea salvata dalla vita moderna ed il quadro spettacolare di una valle carsica sparsa di cipresso.
Tuttavia, il villaggio è soprattutto abbandonato, con facciate in rovina e giardini, viti ed oliveti lasciati all’abbandono. Il villaggio aveva più di mille abitanti all’inizio del xxo secolo; resta oggi soltanto circa 300: la causa è la distruzione della vite con il phylloxéra.
La chiesa parrocchiale
La chiesa parrocchiale è stata costruita in 1820 in uno stile neo-roman, ma fu aumentata ulteriormente. Questa chiesa possiede un interno tre nefs ed una grande abside, e presenta una facciata a tre rosette disposte in trifoglio.
Ma, è soprattutto il campanile spettacolare, o piuttosto il campanile, indipendente dalla chiesa, che si osserva dalla strada. Sembra fuori misura per questo villaggio modesto e fu costruito - per fare concorrenza con le parrocchie vicine - tra la seconda metà del xxo secolo (1889). I suoi piani furono stabiliti da Ivan Rendić, più sculpteur che architetto, in uno stile Renaissance abbastanza sovraccaricato, con una copertura in bulbo di cipolla abbastanza poco in armonia con l’architettura tradizionale dalmate. Ivan Rendić sarebbe stato finanziato per questo progetto da mécènes, la famiglia Nazor de Bobovišća na Moru; la sua retribuzione per questo lavoro sarebbe stata 24 bottiglie “di prošek„, un vino fine di dessert, quello che si beveva alla corte imperiale di Vienna.
Nel piccolo villaggio di Nerezine, situato al Nord-ovest del villaggio di Ložišća andando in direzione di Mirca, si trova la cappella romane di Stomorica (deformazione del latino Sancta Maria). La cappella fu costruita al XIIe secolo in un sito dove vestigia di costruzioni romane sono state scoperte.
Il ponte Franz Joseph (Most Franje Josipa)
Sul cammino che conduce alla cappella Nostra Signora Stomorica, si incontra un ponte pittoresco - una curiosità su quest’isola sprovvista d’acqua. Questo ponte di pietra si trova in fondo alla grande valle (Veli Dolac), un vallon dove colava precedentemente un fiume chiamato Elafuza o Bretanida. Il ponte fu costruito al xixo secolo dall’amministrazione austro--ungherese; gli abitanti lo nominano per ciò - ed un po’ironicamente - il ponte Franz Joseph.