Gornji Humac è il villaggio più elevato dell’isola di Brač. È situato sulla strada regionale D113, vicino all’intersezione con la strada sinueuse D115 che scende verso ciotola, a 13 km al sud-ovest.
La chiesa parrocchiale di Gornji Humac si trova sul posto principale, alla posizione di una vecchia chiesa del XVe secolo. È una chiesa barocca dei xviio e xviiio secolo, con un campanile interessante quadrato a tetto appiattito - senza la piramide finale tipica dei campanili dalmates - che ricorda l’architettura delle chiese della Toscana.
La chiesa cela un trittico del vergine al bambino, di stile gotico tardivo. Sul lato sinistro del trittico, che si trova sopra l’entrata della chiesa, si trova Michel santo, il guerriero alato, vêtu di un’uniforme militare romana, con una bilancia nella sua mano con la quale pesa l’oro. Saint Michel si tiene victorieusement sul drago, rappresentato come una lucertola a lunghe gambe, nella bocca aperta del quale il santo inserisce la sua spada.
La cappella Nostra Signora
La cappella Nostra Signora si trova nel cimitero. Contiene un trittico in bas-relief di pietra che rappresenta la vergine ed il bambino nella parte centrale, e, sui lati, San Pietro con il libro e le chiavi, e Jean santo, d’aspetto ascetico, vêtu di una cilice. Questo trittico proviene dal seminario dott. di Nikola Firentinac (Nicolas Florentin, XVe secolo); la qualità d’esecuzione dell’opera porta a supporre una parte attiva presa dalle forbici del padrone. Più tardi, il trittico fu diviso ed i santi sono stati messi nei posti adatti separati del altare barocco, ma l’unità, l’armonia ed il ritmo interno e lo stile non sono stati interamente persi in questa occasione.
Un altra particolarità di questa volta è il recinto barocco in ferro forgiato che è uno degli esempi rari di questo artigianato d’arte sulle isole dalmates.
Gornji Humac è circondato dalle vestigia di vecchi villaggi come Gradac, Mošuje e Straževnik; contrariamente a questi vecchi piccoli villaggi, Gornji Humac non ha perso alle epidemie di peste del XVe e XVIe secoli.