In occasione della divisione dell’impero romano, in 395 dopo J. - C., Rodi e le altre isole “dello Provincia Insularum„ diventano collegate all’impero bizantino.
Con la fine dell’impero romano, il periodo scuro dell’alto medioevo si installa durevolmente.
Rodi sarà bizantina, dimenticata dell’occidente, e consegnata alle incursioni dei predoni persiani quindi arabi: l’isola è saccheggiata e devastata dai grani saraceni in 653; vendono i resti del colosso, che sono imbarcati su navi mercantili. In 661, il califfo Moawiyah se ne afferra, quindi i greci la riconquistano.
Si riscopre l’isola al tempo delle crociate: i vasi per strada per la terra santa vi fanno scalo. Ne approfitta per dichiararsi indipendente, sfugge al giogo di Venezia ma cade sotto quello di Genova.
I génois si stabiliscono, rifiutano Jean Cantacuzène (1249), ma sono cacciati da Théodore Protosebastos; Rodi è nuovamente collegata all’impero bizantino.